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mercoledì 18 aprile 2012
BALCONI - FINESTRE
FINESTRE I Romani furono i primi a dotare le finestre di tamponamento in vetro, una tecnica che poi si perse per scarsità di materiali durante l'alto Medioevo, per venire poi ripresa il larga scala solo nel periodo gotico (XII secolo - XIII secolo). Nel Rinascimento sono stati introdotti molti tipi di finestra, come la bifora, la trifora, la serliana, l'inginocchiata, l'occhio di bue e, tipicamente italiano, l'abbaino, che si apre nella copertura. Dalle influenze moresche e saracene derivano altri stili ed accessori della finestra, che è protetta esternamente dall'inferriata, dalla persiana, dal portello o dal cassettone ed all'interno dalla veneziana o dallo scuro. Si possono avere finestre che raggiungono la quota del pavimento, chiamate anche "porte-finestre"; finestre la cui quota del davanzale è circa di un metro e consente l'affaccio di persone; oppure finestre collocate più in alto, che danno solo luce e aria (nel diritto privato si chiamano infatti luci). Inoltre esistono tipi particolari di finestre, detti lucernari o cappuccine, che vengono praticate sulle coperture inclinate.
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BALCONI Il balcone, chiamato anche terrazzo o poggiolo, è una sporgenza della facciata di un edificio munita di ringhiera o parapetto. La differenza tra il balcone e la terrazza sta nel fatto che il balcone rappresenta un elemento aggiunto al corpo principale dell'edificio, che sporge, appunto, dal filo della sua superficie, mentre la terrazza è inclusa in esso. L'inizio del Novecento è il periodo in cui opera il più grande mastro ferraio di tutti i tempi e anche l'ultimo che abbia lasciato opere di un certo rilievo nella storia del ferro battuto: Alessandro Mazzucotelli. Prima dell'ingresso della tecnologia del cemento armato, il balcone veniva sorretto da mensole in legno o pietra.
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