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lunedì 25 gennaio 2010

4 Piccole Azioni Quotidiane ............

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4 Piccole Azioni Quotidiane Che Manterranno Il Tuo Blog In Salute --> E Lo Faranno Crescere!
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Aggiungi un nuovo contatto
Entrare in contatto con nuovi blogger ti permette di portare sulle tue pagine potenziali nuovi lettori mentre nel frattempo scopri qualcosa di nuovo da leggere. Non c’è bisogno di cadere nel contact spamming più selvaggio, semplicemente trova un buon blogger ogni giorno che ancora non conosci e aggiungilo alla tua cerchia di amici.
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Rispondi ad un commento o lasciane uno nuovo
Se non disponi del tempo necessario a rispondere ad ogni commento lasciato sui tuoi articoli (perché hai come già detto poco tempo, o perché hai troppi commenti) punta a lasciarne solo uno al giorno, ogni giorno. Potresti rimanere stupito dallo scoprire che a fine mese in questo modo hai lasciato più commenti intelligenti rispetto a quando agivi in maniera “disordinata”.
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Scrivi un breve (e pessimo) post
Uno dei modi migliori per avere successo è fallire così tante volte da poter visualizzare la strada corretta oramai ad occhi chiusi. Funziona così anche per la scrittura, ovviamente. Scrivere ogni giorno qualcosa di simile ad un pessimo articolo (e poi non pubblicarlo) è uno dei modi migliori per affinare quell’elasticità mentale necessarie per poi produrre, quando necessario, qualcosa di veramente buono.
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Ottimizza una delle tue pagine migliori
Dovresti guardare al passato con la stessa attenzione con la quale guardi al futuro, perché ciò che hai pubblicato sul tuo blog non è stato certo sigillato in una teca di vetro, ma continua a generare buona parte del traffico che adori leggere sotto forma di numerini a sei cifre sul tuo report delle statistiche. Punta agli articoli con il maggior numero di visite su base mensile: errori di battitura e pensieri contorti sono sempre in agguato e abbassano il valore globale di ciò che scrivi.


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lunedì 11 gennaio 2010

SMS GRATIS .......

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Cercare all'esterno di noi stessi .......

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Cercare all'esterno
Se smettiamo di cercare, cosa ci resta?
Ci resta ciò che è sempre stato qui, al centro.

Dietro alla ricerca c'è l'angoscia, il disagio.
Quando lo capiamo, vediamo che il punto non è la ricerca
ma l'angoscia e il disagio che spingono a cercare.

Capire che cercare all'esterno non è la via, è un momento magico.
Ci rendiamo conto che qualunque cosa cerchiamo, saremo sempre delusi.
(Charlotte Joko Beck)
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giovedì 7 gennaio 2010

storia della nascita della Befana ....

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La storia della nascita della Befana pone le sue radici all’interno di una tradizione culturale di matrice pagana, di superstizioni e aneddoti magici. Il periodo natalizio si pone in un momento dell’anno che storicamente era ricco di rituali e usanze legati alla terra, all’inizio del nuovo raccolto e all’idea di propiz...iarsi fortuna e prosperità nell’anno nuovo. Già gli antichi Romani celebravano l'inizio d'anno con feste in onore al dio Giano e alla dea Strenia (da cui strenna natalizia). Queste feste erano chiamate le Sigillaria; ci si scambiava auguri e doni in forma di statuette d'argilla o di bronzo e perfino d'oro e d'argento. Queste statuette erano dette "sigilla", dal latino "sigillum", diminutivo di "signum", statua. Le Sigillaria erano attese soprattutto dai bambini che ricevevano in dono i loro sigilla (di solito di pasta dolce) in forma di bamboline e animaletti. La Befana è un personaggio che ha colto suggestioni da diversissime leggende e trasposizioni culturali. Inizialmente, e si parla ancora del periodo romano politeista, la popolazione venerava Diana, la dea della caccia e della fecondità che nelle notti che precedevano l’inizio della nuova semina si diceva passasse, con un gruppo nutrito di donne, sopra i campi, proprio per renderli fertili e fecondi al nuovo raccolto. L'enciclopedia Treccani ne dà la seguente definizione: è per il popolo un mitico personaggio in forma di orribile vecchia, che passa sulla terra dall'1 al 6 gennaio. Nell'ultima notte della sua dimora il mondo è pieno di prodigi: gli alberi si coprono di frutti, gli animali parlano, le acque dei fiumi e delle fonti si tramutano in oro. I bambini attendono regali; le fanciulle traggono al focolare gli oroscopi sulle future nozze, ponendo foglie di ulivo sulla cenere calda; ragazzi e adulti, in comitiva, vanno per il villaggio cantando...in alcuni luoghi si prepara con cenci e stoppa un fantoccio e lo si espone alle finestre...I contadini della Romagna toscana sogliono invece portarlo in giro sopra un carretto, con urli e fischi, fino alla piazzetta del villaggio, ove accendono i falò destinati a bruciare la Befana...Gli studiosi vedono nel bruciamento del fantoccio (la Vecchia, la Befana, la Strega), che persiste un po’ dappertutto in Europa, la sopravvivenza periodica degli spiriti malefici, facendo risalire il mito della befana a tradizioni magiche precristiane... Col passare dei secoli la deriva pagana diede spazio alle interpretazioni cristiane; siamo ovviamente in un medioevo fatto di persecuzioni alle streghe e di forte fervore religioso. Ed è qui che avviene un primo incontro di culture, la bella Diana diviene una brutta donna e i riti dei falò (si bruciava il vecchio per dare spazio al nuovo) divengono dei veri e propri roghi della vecchia, dove una simbolica attempata strega viene posta al di sopra di questi roghi. Le contaminazioni pagane e cristiane generano quindi una figura di donna che è un misto di entrambe le culture, da una parte vive la buona Diana e dall’altra la cattiva strega che deve essere bruciata. Questo rito propiziatorio, a cui ancora oggi possiamo assistere, è stato poi abbracciato dalla chiesa ed è qui che nasce la leggenda bella Befana. Si dice che i Re Magi in viaggio per Betlemme avessero chiesto informazioni sulla strada ad una vecchia, e che avessero insistito perché lei andasse con loro a portare i doni al salvatore. La vecchia rifiutò, ma poco dopo, pentita, preparò un cestino di dolci e si mise in cerca dei Magi e del bambino Gesù. Non trovandoli bussò ad ogni porta e consegnò dolci ai bambini sperando di potersi così far perdonare la mancanza. Con la mediazione del cristianesimo la Befana diviene quindi una specie di strega, vestita di stracci, brutta e che vola sopra i tetti con una scopa, ed ha quindi un lato perfido che la rende un personaggio estremamente affascinante. Se infatti molti altri benefattori come Babbo Natale o San Nicola portano doni a tutti, la Befana porta dei regali modesti e tanto carbone a chi non è stato buono. L’etimologia del nome Befana, è strettamente legato al nome della festa, è una derivazione infatti delle forme dialettali con cui il popolo esprimeva il termine “Epifania”. Il dualismo affascinante che sta sotto alla figura di questa vecchia è forse il motivo per cui non è mai diventata un vero e proprio oggetto commerciale, fatta esclusione per gli ultimi anni. Se San Nicola è un santo protettore, e Babbo Natale un paffuto rubicondo nonnino che accontenta tutti i bambini, la Befana è invece la sostanza femminile pagana di una lunga tradizione rituale contadina. Non porta soldi, e non ha neppure un gruppo di elfi artigiani per fare regali, la Befana tradizionale porta arance, noci, piccoli dolci casalinghi e carbone, ultimamente zuccherato ma comunque carbone, e ci ricorda che dopo le feste si torna a lavorare a “sgobbare” per i frutti del terreno. Non è un caso l’usanza di dire “l’epifania tutte le feste porta via”. Perché è proprio dopo il sei Gennaio che il contadino ricominciava con la nuova semina, che si riprendevano i fervori casalinghi per dar vita ad un nuovo, e si sperava, prosperoso raccolto. La Befana è un personaggio molto inserito nella cultura italiana ma questa leggenda trova riscontri anche nelle tradizioni precristiane olandesi o tedesche. E così presso i tedeschi del nord troviamo Frau Holle che nella Germania del sud, diventa Frau Berchta. Entrambe queste "Signore" portano in sé il bene e il male: sono gentili, benevole, sono le dee della vegetazione e della fertilità, le protettrici delle filatrici, ma nello stesso tempo si dimostrano cattive e spietate contro chi fa del male o è prepotente e violento. Si spostano volando o su una scopa o su un carro, seguite dalle "signore della notte", le maghe e le streghe e le anime dei non battezzati.
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martedì 5 gennaio 2010

Hai mal di testa.........

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Hai mal di testa ? Anno 2000 A.C. - ...allora mangia questa radice ! Anno 1000 D.C. - ...la radice e' inutile e non serve.... prega Dio per la tua guarigione ! Anno 1700 D.C. - ...la preghiera non guarisce e non serve ... fai un salasso ! Anno 1850 D.C. - ...il salasso debilita e non serve .... prendi questa pozione ! Anno 1940 D.C. - ...la pozione e' un intruglio e non serve ... prendi questa pillola ! Anno 1980 D.C. - ...la pillola ha effetti collaterali gravi e non serve... prendi questo antibiotico ! Anno 1998 D.C. - ..l'antibiotico distrugge le difese del corpo e non serve ... prendi medicine naturali... mangia questa radice !
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