LA PAURA APPARTIENE SOLO AI VIVI
La paura ha una sua bellezza, una sua delicatezza e una sua sensibilità. Infatti si tratta di una vitalità molto sottile. La parola è negativa, ma la sensazione in se è molto positiva. Solo i processi viventi possono sentire la paura; una cosa morta non sente paura. La paura è parte dell'essere vivi, è parte dell'essere delicati, è parte dell'essere fragili.Lascia che la paura sia presente. Trema di paura, lascia che ti scuota le fondamenta, e gioìscine come una profonda emozionante esperienza. Non avere nessuna attitudine nei confronti della paura. Infatti non chiamarla paura; nel momento in cui l'ha chiami paura hai preso un attitudine. L'hai già condannata, hai già detto che è sbagliata, che non deve essere presente. Sei già in guardia, stai scappando, allontanandoti, in un modo molto sottile, ti ci stai separando. Allora non chiamarla paura. Questa è una delle cose più essenziali; smetti di dare un nome a tutte le cose. Osserva soltanto la sensazione cosi com'è. Lascia che sia, non darle un'etichetta, rimani ignorante. L'ignoranza è uno stato profondamente meditativo. Insisti nel rimanere ignorante e non permettere alla mente di manipolare. Non lasciare che la mente usi il linguaggio, le parole, etichette e categorie; perché la rabbia è un processo integrale. Una cosa è connessa con un'altra e va avanti all'infinito. Osserva semplicemente, non chiamarla paura. Diventa pieno di paura e trema, è bello. Nasconditi in un angolo, vai sotto le coperte e trema. Fai quello che fa un animale quando ha paura. Cosa fa un bambino piccolo, quando ha paura? Piange. O un uomo primitivo, cosa fa?
Si mette in ginocchio e prega un dio spinto dalla paura.
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Previsioni per il 2018
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