Trentino. Alla fermata ci sono solo profughi: l’autista del bus non si ferma
Moreno Salvetti, 42 anni, consigliere comunale ad Avio, in Trentino, è finito sotto i riflettori per aver tirato dritto alla fermata dell’autobus a Rovereto. Ora rischia il licenziamento e l’accusa di razzismo. Anche perché l’episodio si sarebbe ripetuto diverse volte. Lui si difende: “Credevo che aspettassero il tram urbano che arriva subito dopo”
Si chiama Moreno Salvetti, 42 anni, è un consigliere comunale di Avio, in Trentino, ex assessore, braccio destro del sindaco. Dalla Giunta comunale si era dimesso nell’agosto scorso perché su Facebook, dopo l’uccisione dell’orsa Kj2 aveva augurato la stessa fine al governatore Ugo Rossi. Nelle ultime ore il suo nome è tornato alla ribalta in quanto autista della linea Trentino Trasporti: diversi profughi hanno infatti puntato il dito contro di lui per non essersi fermato a farli salire sul pullman che guidava. Come mostrano alcuni video del quotidiano locale Trentino, in prossimità di una fermata San Marco di Rovereto, prima fa per rallentare, poi tira dritto: sul marciapiede ad attendere l'autobus di Trentino Trasporti c'era un gruppo di persone di colore, dirette a Rovereto per frequentare corsi ed attività legate al progetto di accoglienza ed inserimento. Il fatto, che risale al dicembre scorso ma che è stato reso noto solo ora, sarebbero stato poi ripetuto in altre occasioni.
E alla fine gli operatori che seguono i migranti hanno deciso di denunciare tutto alla Procura della Repubblica, con tanto di filmati.
Su Salvetti, delegato sindacale della Uil, 20 anni di volante, pende ora il reato di razzismo, oltre al rischio di licenziamento. “Ha agito in buona fede, non hanno fatto cenni per chiedere la fermata”, lo difende lo stesso sindacato dei trasporti. Sul caso interviene anche la neo-deputata della Lega Vanessa Cattoi: "Solidarietà all'autista di Trentino Trasporti che rischia il licenziamento – dichiara – Scelte come queste rischiano di alimentare ulteriormente l'insofferenza dei cittadini nei confronti della presenza di migranti". Ed è lui stesso a difendersi in un’intervista al quotidiano locale Adige. “La questione è stata strumentalizzata. Per fortuna mi arriva tanta solidarietà” spiega. Salvetti afferma di essere “convinto” che i profughi in questione “prendessero il tram urbano che arriva subito dopo”. Per questo motivo non si sarebbe fermato. E poi che afferma che sarebbero arrivate “tante segnalazioni di autobus che non si fermavano e li lasciavano in strada. So di colleghi che hanno lasciato a piedi gente e hanno preso multe”.
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