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domenica 25 marzo 2018

Il Titanic si sarebbe potuto salvare grazie ad una chiave


Centosei anni dopo, il Titanic resta ancora in parte un mistero. 
La tragedia avvenuta ad inizio 
Novecento e costata la vita a quasi 1500 persone (delle 2223 presenti a bordo), si arricchisce 
periodicamente di nuovi dettagli. Il naufragio della nave definita “ la più sicura mai costruita prima ” vede aggiungere una chiave al registro degli indagati. Una chiave – ritrovata nel taschino di un ufficiale rimasto a terra – avrebbe potuto evitare la disgrazia. La chiave di volta di un mistero fittissimo fatto di negligenze e pericoli sottovalutati.

Titanic: la vicenda
Southampton, Aprile 1912. L’allora transatlantico “più grande e sicuro del mondo” come venne definito dai costruttori, si appresta a salpare per il suo viaggio inaugurale. A bordo ci sono – tra equipaggio e passeggeri – più di duemila persone. L’attesa e l’eccitazione sono alle stelle. Il giorno 10 Aprile1912 il Titanic lascia la terraferma per un viaggio di sola andata i cui sviluppi sono  tristemente famosi. Saranno più di un migliaio le vittime.

All’interno della vicenda del Titanic vi è però una storia secondaria che avrebbe potuto cambiare le 
nefaste sorti del transatlantico. Una chiave – rinvenuta nel taschino di un ufficiale – avrebbe permesso di poter utilizzare il binocolo per avvistare l’iceberg. Ma perchè David Blair – questo il nome dell’ufficiale inglese – la notte fra il 14 e 15 Aprile non si trovava a bordo?

A poche ore dalla partenza la compagnia navale White Star Line decise di riorganizzare l’equipaggio. A David Blair venne preferito un altro ufficiale – Henry Tingle Wilde. E’ una storia di incroci fatali questa. Il primo ufficiale Wilde infatti era stato assegnato alla nave gemella del Titanic. Improvvisamente arriva il cambio di direttive: Wilde sul Titanic e Wilde…a terra. Uno sliding door che costerà caro ad entrambi.

La chiave e la fretta
La tempestività della notizia scuote il secondo ufficiale Blair. Gli ordini sono chiari. Deve lasciare il 
Titanic e il posto al collega inglese Wilde. Così, in fretta e furia, raccoglie i suoi oggetti personali ed 
abbandona la nave. Disgraziatamente si scorda un particolare, chissà quante volte ripetuto negli anni: 
lasciare delle chiavi al suo successore.

Chiavi che avrebbero aperto un armadietto contenente un binocolo. Come una dantesca legge del 
contrappasso la collisione fatale è avvenuta perchè – in assenza del binocolo – risultò impossibile 
vedere l’iceberg a largo.

A sostenere la tesi della fatal dimenticanza di Blair è uno dei pochi superstiti, Fred Fleet. Con quella 
chiave a bordo  sostenne Fleet ,
“la tragedia navale più famosa della storia non sarebbe mai avvenuta”. 
La teoria tuttavia non vede tutti concordi.

Venduta all’asta per 100mila euro
A differenza del transatlantico, le chiavi sono ancora in giro per il mondo. Dopo averle ereditate dal 
padre, Nancy Blair decide infatti di donarle alla British and International Sailor Society. Nel 2007 sono state battute all’asta ed aggiudicate per 90mila sterline, circa 100mila euro 
da una casa produttrice di gioielli cinese.



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Previsioni per il 2018



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