Brenzone
La contrada di Campo sul Lago di Garda
Salendo da una strada a Magugnano si raggiunge Campo, antico borgo medievale, immerso in una conca circondata da olivi secolari e natura incontaminata. Il toponimo, come si può ben individuare, deriva da campum cioè da “superficie agraria coltivabile” [ TV, 94; TI, 172 ].
L'esistenza della contrada di Campo viene già segnalata nel 1023. Anche questo borgo conferma la tipologia di insediamento tipico delle zone dell’alto Garda. L’abitato è composto da edifici uno addossati all’altro che, sfruttando l’andamento irregolare e curvilineo del terreno, si articolano con volte e suggestivi angoli architettonici seguendo le antiche vie di collegamento per il centro di Magugnano, Biasa e Caprino Veronese.
Il borgo, come confermato da recenti analisi delle tecniche murarie, presenta una struttura edilizia non omogenea. Una sezione, collocata in posizione centrale e sovrastante rispetto al complesso abitativo, testimonia la presenza antecedente all’età moderna. Questa porzione viene identificata in un ambiente voltato e nel suo vano superiore, privo del tetto, con passaggio sul lato settentrionale e rappresenterebbe “un’architettura propria delle aristocrazie di età feudale” [Brogiolo – Leva 1998]. Si ipotizza anche che fosse attorniata da una cinta muraria fortificata. Una parte sul parete nord-ovest la si farebbe risalire al XII e XIII secolo, mentre una terza caratterizza tutto il XV secolo e rivela un periodo di decadenza delle tecniche murarie, con materiale incerto intonaci di rivestimento molto grossolani. In più è costituita dalla ristrutturazione e gestione di precedenti edifici.
L’ultimo segmento assegnabile al XVII secolo rivela “l’uso di archi bugnati di portale-finestra come quello che si apre sul prospetto meridionale” [BRENZONE Un territorio e le sue comunità. 2004, 59]. Tra il XVIII e il XX non si ha testimonianza di nuove costruzioni ma solo di riadattamenti e parziali manutenzioni degl’edifici preesistenti. I piani inferiori muniti di volta erano adibiti a stalla o canève domestiche o ospitavano le macine per la molitura delle olive e con accesso verso ovest.
Per raggiungere i piani superiori si accedeva da ingressi rivolte verso le strade princiapali e verso est. In una zona “periferica” rispetto all’abitato sorge l’antica Chiesetta di San Pietro in Vincoli.
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