I rimedi più efficaci sono quelli più semplici, anche nel risparmio, dove, invece, inseguendo chimere, scommettendo sui mercati e sui titoli ci allontaniamo dalla strada maestra. Ci ho pensato leggendo un vecchio libro che racconta l'economia come se fosse una favola: "L'uomo più ricco di Babilonia". Il libro enuncia cinque semplici regole per incrementare la propria ricchezza.
La Prima: "La ricchezza arriva facilmente e in modo crescente a chiunque metta da parte non meno di un decimo dei suoi guadagni per creare un capitale per il suo futuro è per quello della sua famiglia". Banale? Forse, ma noi lo facciamo? Ci è chiaro quanto abbiamo bisogno di accantonare e perché?
La seconda Regola: "L'oro lavora diligentemente per il saggio padrone che le impiega in modo proficuo, moltiplicandosi così come le greggi al pascolo".
E cioè. Risparmiare non basta. Bisogna investire.
Oggi tale regola assume ancor più rilievo:
lasciare i soldi in conto corrente non permette al capitale di moltiplicarsi come necessario.
La Terza Regola: "L'oro è sotto la protezione del padrone previdente, che lo investe affidandosi al consiglio di uomini saggi nell'amministrarlo". Il valore della consulenza è tutto qui. Da soli non è possibile affrontare i mercati finanziari,
si rischia di perdere ciò che con sacrificio si è messo da parte.
Quindi la Quarta Regola: "L'oro fugge dall'uomo che lo investe in imprese che non gli sono familiari o che non sono approvate da coloro che sono abili nel suo mantenimento".
Poi l'ultima regola, sulle false chimere: "L'oro abbandona l'uomo che lo vuole forzare a guadagni impossibili, che segue i consigli allettanti dei truffatori, o che si fida della propria inesperienza e dei suoi vani desideri di investimento".
Cinque regole, semplicissime, che ci arricchirebbero se le seguissimo davvero.
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Previsioni per il 2018
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