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Mentre girava per il bazaar e guardava gli oggetti in vendita in un negozio, 
un pellegrino disse alla propria mente: «O mente, di te si dicono meraviglie. 
Mostrami uno dei tuoi miracoli!». Di lì a poco un uomo che vendeva miele 
intinse un dito nel miele e lo strisciò sul muro. 
Immediatamente dozzine di mosche cominciarono a ronzare vicino al muro 
per mangiare il miele. In pochi minuti se ne radunò un numero impressionante. 
Una lucertola vide le mosche e s'avventurò allo scoperto per mangiarle. 
La vide un gatto, che le balzò addosso e se la pappò in un boccone. Un cane, vedendo il gatto, 
lo inseguì e lo uccise. Ma era il gatto del negoziante, e questi, preso dalla rabbia, 
percosse il cane con un bastone. Il cane apparteneva a un cliente, che si infuriò 
e cominciò a litigare col negoziante finché non vennero alle mani. I negozianti vicini corsero 
a dar man forte al negoziante mentre altri passanti si schierarono col cliente. 
Ne venne fuori una rissa che coinvolse tutto il bazar. Mentre accorrevano le guardie,
richiamate dal clamore e dal parapiglia, la mente disse al pellegrino: «Ecco fatto!»
                                                 (Parabola indiana)
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Ineccepibile. Straordinario.
RispondiEliminaMi ha fatto all'improvviso ricordare una canzone di Angelo Branduardi di un milione di anni fa: 'Alla fiera dell'Est' ...Mi rendo conto di ricordarla tutta a memoria... e sì che non la pensavo né sentivo da anni.
FORTE , VERO , CIAO
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