Simbolo dell’amore romantico,
ma anche di affetto e intimità tra due persone,
viene celebrato in tutto il mondo il 6 luglio.
Perché baciarsi è molto più di un gesto d’amore:
fa da termometro nelle coppie,
ma aiuta anche ad alleviare i sintomi delle allergie.
QUANTI BACI diamo? Gli italiani sono tra i più assidui baciatori: in media il 75% della popolazione si dedica al bacio più volte durante la settimana, mentre il dato scende al 56% quando si parla della popolazione mondiale. Ma secondo alcune stime, si buttano via sei mesi allo smartphone mentre soltanto due sono in media le settimane dedicate a baciarsi. Eppure l’effusione più romantica che ci sia ha degli effetti benefici tutt’altro che trascurabili. Si può quindi considerare anche un po’ terapeutica la Giornata mondiale del Bacio che si celebra il 6 luglio.
Come un tango. Il bacio caratterizza tutti i rapporti di tipo affettivo: da quello materno, a quello tra amici e poi amanti. E può essere una sorta di termometro della nostra intimità sessuale: "Il bacio è un’armonia perfetta tra l’apertura della bocca e il movimento di lingua e denti - spiega Roberta Giommi, direttore dell’Istituto Internazionale di Sessuologia. - .E' come se fosse un tango perché proprio come accade in questa danza anche nel bacio istintivamente ci deve essere qualcuno che conduce". In genere, nella cosiddetta fase nascente dell’amore, il bacio è molto appassionato: "Quando si è innamorati - prosegue l’esperta - il bacio è profondo e anche se non è sempre un preliminare rispetto alla sessualità caratterizza in modo decisivo l’aspetto erotico della coppia perché richiede confidenzialità corporea e del tempo da dedicare ad uno scambio emotivo".
Quando il bacio scompare. Ma poi, man mano che si va avanti negli anni e la relazione si consolida, è proprio il bacio l’atto di intimità che viene meno per primo. "Quando ci sono problemi di coppia il bacio profondo è una delle prime cose che scompaiono mentre resta quello 'a stampo' dato sulla guancia che ha un valore diverso - fa notare Giommi. - Quindi il bacio è un buon modo per verificare il livello di intimità della coppia e quando viene a mancare sarebbe meglio chiedersi perché. E’ chiaramente un segnale di 'disinvestimento emotivo' ".
Il bacio affettivo. Non solo in coppia. Il bacio è un gesto di scambio importantissimo anche tra amici e tra genitori e figli. "Simboleggia un legame che può essere di accudimento e di serenità come accade nei bambini per i quali è un segnale importante tant’è vero che il bacio della buonanotte è per loro l’ultimo atto d’amore che li traghetta verso un sonno sereno. Ma anche tra amici indica una forte vicinanza, un’intimità speciale che fa la differenza con gli altri", prosegue Giommi.
Gli ‘ormoni del premio’. Ma perché, indipendentemente dalla sua provenienza, il bacio ci fa sentire così bene? "Quando ci si bacia - spiega Francesco Bottaccioli, fondatore e presidente onorario della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (Sipnei) - le emozioni positive che ne derivano hanno un effetto di rinforzo sul sistema immunitario. I rapporti sentimentali ed erotici, e quindi anche il bacio, attivano il rilascio di ‘neuro-trasmettitori premio’ come adrenalina, dopamina, endorfine, cannabinoidi e tutte le sostanze che hanno effetti benefici sia a livello cerebrale che sul sistema immunitario”. In effetti, questa scarica degli ormoni della felicità ha un effetto regolatore e il sistema immunitario diventa più equilibrato.
Baci e allergie. Stando ad uno studio giapponese, pubblicato qualche anno fa sulla rivista Journal of Psychosomatic Research, con i baci è possibile migliorare anche i sintomi delle allergie. I ricercatori dell’Ospedale Satou, Osaka, in Giappone, hanno coinvolto 24 persone con eczema atopico e 24 con rinite allergica. Queste persone sono state invitate a baciare il proprio partner per una mezz’oretta. Due settimane dopo, hanno ripetuto l’esperimento: stessa stanza, stessa musica, ma niente baci, solo abbracci castigati. "I risultati sono stati molto intriganti", commenta Bottaccioli.
Allergie. "Il profilo immunitario successivo alla mezz’ora di baci, infatti, era nettamente diverso dall’altro e in generale dal profilo immunitario di queste persone allergiche: le IgE, anticorpi tipici dell’allergia, erano significativamente diminuite dopo la ‘cura’ di baci", commenta l'esperto. Come mai? Qual è il nesso tra baci e sintomi allergici? "Le allergie sono la manifestazione di un sistema immunitario squilibrato e il bacio, attraverso la tempesta di ormoni che scatena, lo riequilibra con un conseguente miglioramento dei sintomi allergici", conclude l’esperto. Insomma, la spiegazione sta nel rapporto tra stress e sistema immunitario. Nell’allergia è frequente il riscontro di situazioni stressanti, che diventano un fattore di aggravamento e di stabilizzazione dell’allergia stessa. "Sotto stress si produce cortisolo in sovrappiù. Questo fondamentale ormone prodotto dalle surrenali è anche un potente attivatore dell’allergia".
Effetti collaterali? Non solo benefici, però. Innanzitutto, tramite il bacio c’è uno scambio di batteri. Durante un bacio passionale i partner si scambiano milioni di batteri appartenenti al microbioma salivare, ossia l’ecosistema dei microrganismi che vivono nella saliva. Per essere precisi, un bacio alla francese di almeno dieci secondi è sufficiente per trasmettersi circa 80 milioni di batteri. A scoprirlo è stato uno studio condotto dai ricercatori di Micropia, il primo museo al mondo di microbi, ad Amsterdam, e della Netherlands Organisation for Applied Scientific Research, e pubblicato in un articolo su Microbiome.
Lo studio. I ricercatori hanno chiesto a 21 coppie di compilare questionari in cui si chiedeva espressamente anche la frequenza media dei baci intimi, per poi prelevare campioni di saliva e studiare la composizione microbica. Per poter quantificare il numero di batteri che effettivamente si trasmettono con un bel bacio, è stata fatta bere una bevanda probiotica contenente determinate quantità di particolari varietà di batteri, tra cui Lactobacillus e Bifidobatteri, ad un membro di ciascuna coppia. In seguito è stato prelevato un campione di saliva dell’altro partner e confrontato con un campione prelevato prima del bacio. L’esperimento ha verificato che, proprio a causa del bacio, la quantità di batteri probiotici nella saliva del ricevente incrementava di tre volte rispetto a quella precedente.
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