"Capelli indecenti". La polizia di Hamas gli rasa la testa
Nuova campagna ufficiosa del movimento:
decine di giovani aggrediti dai poliziotti. Obiettivo di Hamas e dei
Fratelli Musulmani: applicare la Shari'a alla Striscia.
- Ora nel mirino di Hamas finiscono le acconciature maschili. A denunciare quelle che appaiono come vere e proprie aggressioni, terminate con il taglio di capelli considerati troppo lunghi e quindi "indecenti" dal governo islamista di Gaza, sono state due delle circa venti vittime in una settimana.
Dopo la notizia di pochi giorni fa di classi separate anche nelle scuole private a partire dai nove anni d'età, protagonista dell'umiliante repressione è stata la polizia di Hamas: giovedì scorso Ayman al-Sayed, imbianchino di 19 anni, mentre tornava a casa dal lavoro è stato catturato da alcuni poliziotti che lo hanno portato via su una jeep e lo hanno rasato. "La sola cosa che voglio è lasciare questo Paese - ha detto Ayman all'AP - Ho paura. Mi hanno preso per strada senza ragione, non sapevo cosa sarebbe accaduto dopo".
Il giovane ha raccontato che dieci poliziotti lo tenevano fermo e lo rasavano, sorte toccata ad altri ragazzi. Chi tentava di resistere, veniva picchiato. Stesso destino quella capitato a Naqib, studente delle superiori, catturato di fronte alla sua casa insieme a quattro amici: "I poliziotti dicevano che dovevo rispettare la tradizione - ha raccontato - Ci hanno rasato una croce in testa e poi ci hanno detto di andare dal barbiere a finire il lavoro".
Una vera e propria campagna quella lanciata dalle forze di sicurezza del movimento islamista, che però non intende rivendicarla ufficialmente. Ziad al-Zaza, vice primo ministro di Gaza, ha definito la rasatura dei capelli "un fatto limitato e isolato, compiuto da una parte della polizia e a cui metteremo fine". Immediata era stata la protesta dei gruppi per i diritti umani: il Palestinian Center for Human Rights ha chiesto all'esecutivo de facto della Striscia di indagare "le detenzioni arbitrarie e le violazioni dei diritti civili dei cittadini".
Da tempo ormai Hamas sta compiendo una trasformazione concreta delle basi della società palestinese di Gaza, attraverso l'imposizione di pratiche dettate dalla religione, o perlomeno dalla sua interpretazione. Dopo la salita al potere nella Striscia, dal 2007 ad oggi, la versione dell'Islam prescelta dal movimento è stata ed è quella più conservatrice: dall'obbligo per le donne a coprirsi i capelli con il velo alle classi separate, dal divieto per ragazzi e ragazze a camminare insieme per strada da soli alla decisione di impedire alle donne di partecipare alla tradizionale maratona delle Nazioni Unite.
Sostenuti dalla crescita del movimento dei Fratelli Musulmani in tutto il Medio Oriente, gli islamisti di Hamas stanno passando con successo dal ruolo di leader della resistenza contro l'occupazione israeliana a quello di partito di governo. Un partito con chiari obiettivi sociali e politici. Tra questi, l'applicazione della Shari'a, l'assunzione della legge islamica a legge dello Stato.
"Hamas non guarda più solo alla questione palestinese, diventata marginale all'interno del mondo arabo, ma guarda fuori, ai Fratelli Musulmani - spiega a Nena News l'analista e scrittore palestinese, Nassar Ibrahim - La leadership islamista palestinese non ha alcuna intenzione di rompere le uova nel paniere di Morsi, oggi assunto a leader credibile e affidabile del mondo occidentale. I Fratelli Musulmani sanno che esiste una linea rossa e non intendono superarla: Camp David non si tocca, l'alleanza con Stati Uniti e Israele non va messa in discussione. Perché? Perché il vero obiettivo della Fratellanza non è modificare i rapporti di potere in Medio Oriente a favore dei popoli arabi, ma governare. Vogliono restare dove sono dopo anni di buio, perché il loro reale obiettivo è trasformare le società che oggi governano in società islamiste, dove a dettare legge è la Shari'a, la legge islamica".
Hamas è tra questi. E per raggiungere il suo obiettivo - il riconoscimento come forza di governo, che si sta lentamente realizzando dopo la firma del cessate il fuoco con Israele a novembre - è disposto a passare sopra lotte storiche e vecchi alleati. Abbandonata la Siria di Bashar al-Assad, Hamas oggi preferisce cadere tra le braccia di ben altri regimi: Turchia, Qatar e Egitto. I governi dei Fratelli Musulmani.
di Emma Mancini
http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=70451
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