È una nuova tendenza, un ritorno alle origini ataviche e più semplici, quello che vede l’uomo con in mano un rastrello o una vanga a lavorare la terra, non importa che sia un appezzamento immenso, basta un fazzoletto di terra per permettere lo sviluppo di un piccolo orto, sufficiente per approvvigionare la famiglia di zucchine, peperoni, pomodori ecc.
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In città nascono gli orti comunali, spazi che variano dai quaranta ai cinquanta mq, lasciati ingestione ai cittadini dal Comune di appartenenza, a seguito di un affitto simbolico. Le richieste possono essere fatte al Comune il quale mette a disposizione dei terreni attraverso degli appositi bandi: in attesa centinaia di persone, molti sono pensionati che giustamente impiegano il loro tempo in modo sano e naturale.
Molte le città portavoce di questo bel progetto: Milano, Firenze, Torino, Napoli, Livorno, Ferrara e altre.
La stessa esperienza è poi riproposta in versione baby nelle scuole, si parla degli orti scolastici, dalle materne alle elementari alle medie, in questo caso sono i più piccoli che si danno da fare, tra filari di pomodori, di patate e melanzane, orgogliosi di portare a casa un piccolo cesto per mamma e papà.
Nel caso degli orti scolastici nasce la possibilità di collaborare tra generazioni diverse e lo spirito di una collettività che condivide valori uguali è molto forte e rinsalda i vincoli di amicizia tra i membri che ne fanno parte. Insegnanti, alunni e volontari (spesso sono i nonni), che mettono a disposizione le loro conoscenze e la loro esperienza per creare delle piccole oasi verdi tra i cortili grigi delle scuole di città. Non c’è niente di più bello che vedere i bambini soddisfatti nel raccogliere due patate o tre zucchine. Quale sapore e quale voglia di mangiare questi ortaggi prelibati! E’ una forma di educazione alla convivenza civica, alla cooperazione, al fare e crescere insieme, all’ascolto della voce saggia che guida l’esperienza, al gusto e ai sapori genuini, e alle verdure che magari in questo modo vengono accettate anche da chi solitamente non le adora.
Per fare un piccolo orto sono necessari due requisiti: pazienza e impegno, seguiti da strumenti pratici, quali vanghe, rastrelli, zappe, una motozappa (se l’orto è abbastanza grande), badili, carriola, annaffiatoi e tubi per irrigare, cesti per raccogliere i frutti di tanta fatica.
Senza dimenticare i concimi. Ne esistono di due tipi: minerali e organici, questi ultimi sono più facili da recuperare se l’orto è di tipo comunale o lo abbiamo avviato direttamente in campagna. Si tratta essenzialmente di letame di origine bovina o equina, quindi stallatico. Quelli mineralici, sono più pratici da distribuire e da trovare soprattutto in città.
Per ciò che concerne gli ortaggi che vogliamo vedere crescere, si potrà optare per acquistare semplicemente le bustine con le sementi: modalità molto economica con meno di un euro a busta si ottengono tantissimi semi e di conseguenza tantissime piantine. Il bello è vedere crescere ogni giorno la piantina, dal germoglio alla pianta adulta. Oppure comprare le piantine: in questo caso si spenderà qual cosina in più, ma saremo già avanti con i tempi.
Qualsiasi tipo di orto grande o piccolo che sia, va seguito con reale amore e impegno, va irrigato adeguatamente, curato, eliminando rigorosamente a mano le erbacce infestanti. Se decidete per utilizzare dei diserbanti va un pochino a decadere il concetto di naturale e biologico e si avrà della verdura davvero poco sana.
Se l’orto è visitato da animali domestici, andrà allora necessariamente recintato, le eventuali feci di cani o gatti potrebbero contaminare il raccolto.
Per la semina basta leggere le indicazioni sul retro delle buste o, se proprio volete diventare bravi, allora potete acquistare un libro del settore o una rivista specializzata, ne esistono davvero tanti e con spiegazioni e fotografie dettagliate.
Se l’orto è seguito bene donerà verdura praticamente per tutto l'arco dell'anno: melanzane, cetrioli, zucchine e pomodori in estate, in primavera potrete raccogliere fragole, in inverno cavolini di Bruxelles, porri, cavoli, broccoli, all’inizio dell’autunno patate, e tutto l’anno insalata e aromi come rosmarino, origano, salvia, timo, ecc.
A tutti quelli che ci credono e che amano la natura: buon lavoro e non abbiate paura di sporcarvi le mani!
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