Fabrizio Corona: delinquente o perseguitato ?
Tralasciamo il fatto che il "supermolleggiato" ( Adriano Celentano ) dimostra di meritare pienamente la sua "corona " ma far circolare su Internet una sua lettera aperta in cui chiede di concedere la grazia a Fabrizio Corona , mi sembra troppo, dice in sostanza che ci si sta accanendo troppo sul paparazzo, per dei reati da poco. Come per esempio la condanna per estorsione. In fondo che ha fatto di male Corona? dice Celentano.
Diventato famoso come sposo di Nina Moric, da cui ha divorziato, e poi come fidanzato di Belen, Fabrizio Corona si è ritagliato uno spazio tutto suo nel mondo della cronaca a causa dei suoi affari poco legali e i relativi processi. Alcuni di essi si sono conclusi con la condanna definitiva, come quella che lo ha condotto in carcere nei primi mesi del 2013, dopo un rocambolesco periodo di latitanza. Fino ad ora Corona ha accumulato 13 anni e 10 mesi di pena.
Fabrizio Corona non ha avuto una sola condanna. E' stato condannato a 1 anno e 5 mesi di reclusione per estorsione nei confronti dei calciatori Francesco Coco e Adriano; è stato condannato a 5 anni di reclusione per estorsione nei confronti del calciatore Trezeguet; ha due condanne per spendita di banconote false, una ad un anno e 6 mesi di reclusione e l'altra - in continuazione - a 4 mesi; ha una condanna per corruzione ad un anno e 2 mesi di reclusione; ha una condanna a 3 anni e 10 mesi per bancarotta fraudolenta; ha una condanna ad un anno di reclusione per false dichiarazioni fiscali. Ci sono poi alcuni processi per cui è stato assolto (false dichiarazioni fiscali, ricettazione) e altri per cui il processo è ancora in corso. L'insieme di tutte queste condanne ha fatto sì che il Tribunale lo considerasse "criminale abituale", una definizione che non implica alcun giudizio morale sull'uomo, ma che tecnicamente gli impedisce, adesso che sta in carcere, di godere di permessi premio, di sconti di pena e di qualunque altro beneficio.
Fabrizio Corona è stato condannato a cinque anni di reclusione per estorsione e utilizzo illegittimo di dati, più l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. A sancirlo la Corte d’appello di Torino, che ha confermato l’accusa di aver chiesto e ottenuto 25.000 euro (poi mai restituiti) dall’ex calciatore della Juventus David Trezeguet per non pubblicare foto che lo ritraevano all’ingresso e all’uscita della casa di una ragazza, a Milano.
I fatti risalgono al maggio 2009. Dopo una partita vinta con la Juventus, Trezeguet si recò a Milano per festeggiare in alcuni locali. Qui avvicinò una ragazza e la seguì a casa sua, ignaro di essere seguito da uno dei fotografi dell’agenzia di Corona, che scattò 25 immagini all’entrata dell’appartamento e altre 21 all’uscita, la mattina successiva. Fu poi Fabrizio Corona a contattare il calciatore chiedendo e ottenendo 25.000 euro per evitare la diffusione delle fotografie.
I giudici di secondo grado hanno aumentato la pena che era stata inflitta dal Tribunale di Torino, di tre anni e quattro mesi. Hanno, inoltre, fatto propria la sentenza della Corte di Cassazione del 20 ottobre scorso, che ha sancito, per un caso analogo riguardante lo stesso Corona (in questo caso con il calciatore Adriano e con il motociclista Marco Melandri), il principio secondo il quale le fotografie scattate all’insaputa degli interessati possono essere usate dagli organi di informazione se sono di interesse pubblico ma, in caso contrario, non possono essere vendute nè archiviate facendo pressione sui soggetti fotografati. Nella requisitoria il Procuratore generale di Torino, Vittorio Corsi, ha sostenuto che non è possibile considerare le attenuanti prevalenti sulle aggravanti, dato che si trattava di un caso di recidiva.
La Cassazione annulla sconto di pena da 13 a 9 anni
La riduzione degli anni di reclusione disposta dal gip lo scorso 10 febbraio è stata respinta dai giudici dopo il ricorso del pubblico ministero: ora il gip dovrà ricalcolare la condanna per l'ex agente dei vip
Niente sconto di pena per Fabrizio Corona. La riduzione della detenzione, da 13 anni e due mesi a nove anni, concessa lo scorso 10 febbraio dal gip del tribunale di Milano è stata respinta dalla Corte di Cassazione. I magistrati hanno rinviato la decisione a nuovo esame da parte del giudice per le indagini preliminari che dovrà ricalcolare la pena. Corona, si legge nelle motivazioni della Cassazione, è condannato anche al pagamento delle spese processuali.
La decisione della prima sezione penale della Corte di Cassazione ha accolto in gran parte il ricorso del pubblico ministero che si era opposto alla decisione del gip. “Si annulla l’ordinanza impugnata – si legge nella motivazione dei giudici supremi – limitatamente al riconoscimento della continuazione tra i reati di estorsione e i restanti reati oggetto delle sentenze dell’8 marzo 2010 del gip del tribunale di Milano e del 7 giugno 2012 della Corte d’Appello di Milano, e si rinvia per nuovo esame al gip del tribunale di Milano. Si rigetta il ricorso di Corona Fabrizio che si condanna al pagamento delle spese processuali”.
Corona è recluso da due anni nel carcere di Opera a Milano, e negli ultimi giorni i suoi legali avevano chiesto per lui “un’opportunità”, lamentando seri problemi psicologici legati alla sua detenzione. Il suo avvocato, Ivano Chiesa, ha spiegato ai giudici della Sorveglianza di Milano che il suo assistito soffrirebbe di stati d’ansia, depressione e attacchi di panico dovuti alla sua reclusione, portati agli eccessi da una personalità “narcisistica” e “borderline“. Per questo, i legali hanno chiesto ai giudici di permettere che l’agente possa continuare a scontare la propria pena ai domiciliari o in una comunità di recupero. I giudici di sorveglianza hanno accolto la richiesta di una perizia psichiatrica.
Tutto questo, quindi, non ha nulla a che fare con i giudizi morali o, come qualcuno ha scritto, con gli atteggiamenti da macho che Corona ama ostentare. Abbiamo una normalissima vicenda giudiziaria. Capita a tante persone, che per un motivo o per l'altro commettono reati a ripetizione, di fare la stessa trafila. Dopo un certo numero di reati si diventa "criminale abituale" e quindi scattano tutta una serie di restrizioni. E' previsto dal Codice, non è una invenzione dei giudici. Nè è una questione facoltativa. Dopo tutto, parliamoci chiaramente: chi gliel'ha detto a Corona di commettere reati?
Il suo problema è l'avidità. Passi per i casi di bancarotta, che possono capitare: le cose vanno male e uno, cercando di tenere in piedi la situazione, sfocia nell'illegalità (non che sia una attenuante, sia ben chiaro). Tralasciamo anche le condanne per spendita di denaro falso: non so se c'è qualcosa dietro e quindi non mi esprimo. Ma lui ha pagato dei soldi ad un agente della polizia penitenziaria per farsi dare una macchina fotografica in carcere, per trarne un servizio che gli ha fruttato parecchi soldi. Ed anche i tre casi di estorsione e tentata estorsione: ma davvero qualcuno può credere che Corona andasse da loro per bontà d'animo? Era solo un modo per cercare di incassare di più. Verificava chi, tra i giornali e la "vittima", gli offrisse di più e poi in base a quello decideva a chi consegnare le foto.
Quindi Corona non è un perseguitato, non è uno contro cui i giudici si stanno accanendo. Certo, non ha ammazzato nessuno, ma è uno che ha violato più volte la legge. Ed adesso ne sta scontando le conseguenze. Oppure la legge deve valere solo per i poveri cristi, magari gli extracomunitari che non hanno un avvocato che li difenda seriamente? E a questo proposito, una annotazione: Corona non può ricevere la grazia. Perchè ha diversi procedimenti ancora aperti, mentre la grazia finora è stata concessa solo ed esclusivamente a chi ha chiuso i propri conti con i processi e sta solo scontando il carcere. Ci sono alcuni processi per truffa contrattuale, violazione di domicilio, falsa testimonianza, violazione delle misure cautelari. Tutti processi in vari momenti del loro andamento ma dove le sentenze non sono ancora passate in giudicato. Ed è questo che impedisce la concessione della grazia.
INFINE : Lele Mora scarcerato non è una garanzia per Fabrizio Corona e tutti i suoi ‘pupi’: dopo aver dichiarato di essere cambiato e di aver imparato qualcosa dal suo arresto – ‘È una persona tranquilla, vuole assumersi le sue responsabilità. Ha uno stato di salute particolare ma mi ha detto che vuole seguire il percorso che prevede la legge, senza lanciare appelli a nessuno‘, queste le parole del suo legale durante il carcere – è tornato a parlare della sua storia d’amore con Fabrizio, liaison che, ai tempi della Moric, costò al manager dei VIP fior fior di quattrini. A svelarlo, fu proprio lui durante uno degli interrogatori: ‘Ebbi una relazione con Fabrizio Corona – così esordì -, spesi per lui circa 2 milioni di euro nel periodo 2004-2006. Nel 2005 sono iniziati i grandi litigi tra Corona e la Moric, avendo lei scoperto l’esistenza della relazione del marito con me, cosa che io avevo sempre negato e che poi è emersa durante l’indagine di Vallettopoli. In quel periodo capitava spesso che Corona veniva buttato fuori di casa e mi chiedeva ospitalità. Io gli avevo consigliato di prendersi una casa per suo conto. Gli avevo anche detto che l’avrei aiutato sul piano economico. Come in effetti è stato‘.
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